Pragma Counseling – Caro collega counselor (lettera n° 2)

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Pragma Counseling – Caro collega counselor (lettera aperta numero 2),

Ritorno a scriverti di PragmaCounseling con la speranza che questo progetto possa, sempre più, coinvolgerti direttamente.

Vivo la preoccupazione che il Counseling possa perdersi in una deriva che lo allontanerà sempre più dalla sua natura, trasformandolo in un’attività di tipo accademico-istituzionale; una deriva in cui i criteri di scientificità soppianteranno quelli del “saper fare counseling”, i giochi di potere istituzionale affosseranno le potenzialità e le capacità personali di “fare counseling”, i titoli di studio predomineranno sull’esperienza, l’epistemologia prevaricherà la fenomenologia, le teorie varranno più delle pratiche e la forma più della sostanza.

Amo il Counseling per il suo essere, innanzitutto, quella relazione d’aiuto professionale praticata da noi counselor, in forza del nostro specifico e particolare modo di stare con noi stessi, in relazione con i nostri clienti.

Un modo di stare con noi stessi, in relazione con i nostri clienti, da cui noi counselor traiamo le nostre possibilità di gestione dinamica di forme di comunicazione in grado di sostenere, nei nostri clienti, sviluppi di consapevolezza che ne miglioreranno significativamente le capacità e le possibilità di affrontare le situazioni problematiche che stanno vivendo e per le quali vengono a chiedere il nostro aiuto.

Amo un Counseling le cui componenti esperienziali, fenomenologiche ed esistenzialiste siano poste a baluardo della sua essenza, della sua identità.

Ecco, con il progetto PragmaCounseling vorrei lavorare insieme a Te alla difesa di questa idea, di questa visione, di questa pratica del Counseling.

Più concretamente vorrei che fosse maggiormente, e sempre più, riconosciuto  quanto il Counseling possa essere praticato, principalmente, in forza di abilità sviluppate grazie alla continua pratica di specifiche attività: di ascolto, di osservazione non giudicante, di accoglienza, di una comunicazione non violenta fondata sul contatto empatico e compassionevole, sul confronto critico, onesto, autentico, su di uno stare in relazione in modo presente ed attento.

Un Counseling dove “saper parlare d’ascolto, senza saper ascoltare” non abbia più casa e non sia elemento d’esame per nessun corso di formazione in counseling o iscrizione ad un’associazione nazionale di counselor.

Un Counseling dove nessun counselor confonda il senso e il valore di un processo con quello di una procedura, dedicando un’attenzione prioritaria agli aspetti amministrativi e secondaria alla capacità di saper attivare e sostenere lo sviluppo di quei processi di consapevolezza che caratterizzano ogni nostra buona relazione di Counseling.

Come lavorare all’affermazione di queste istanze?

Una risposta importante potrebbe darla questo blog, se ci lavoreremo insieme!

Un blog che promuova, con pubblicazioni ad hoc, questa nostra idea di Counseling.

Un blog che diventi “casa” e “vetrina” di chi, come noi,  la condivide.

Un blog come piazza virtuale in cui noi counselor pragmatici ci possiamo incontrare e confrontare, rendendo visibili esperienze e “saperi” in grado di dare valore a questa nostra idea di Counseling; un blog in grado di raccogliere interventi sul Counseling capaci di sostenerne la cultura, l’etica, la prassi; un blog di riferimento per chi sta facendo la formazione in Counseling.

Un blog che agisca come strumento di pressione culturale per la salvaguardia dell’importanza del “saper far Counseling”, piuttosto che del conoscerne teorie e regole.

Allo stato attuale il blog PragmaCounseling è organizzato per accogliere:

  1. una presentazione dei profili professionali dei counselor che si identificano in questa visione del Counseling,
  2. una presentazione delle scuole in counseling che ne riconoscono il valore,
  3. articoli rivolti alla redazione del “Manuale del counselor pragmatico”, un manuale scritto a più mani, grazie ai contributi di chi, generosamente, vorrà partecipare a questa impresa (un “manuale-libro di istruzioni” per chi fa, o vuole fare, la formazione in counseling, un manuale che ancora non c’è, nel nostro panorama editoriale)
  4. articoli sulla didattica del counseling
  5. testimonianze di esperienze concrete di counseling
  6. recensioni su libri utili alla formazione in counseling

Puoi farti un’idea di come il tutto è trattato-trattabile navigando in PragmaCounseling, ti basta cliccare qui sotto:

https://www.pragmacounseling.it/

Mi piacerebbe che partecipassi anche Tu, per questo Ti chiedo di:

  1. contattarmi via e.mail (domeniconigro@libero.it) per darmi un tuo feedback su quanto Ti sto proponendo e, se vuoi unirti a, e/o sostenere, questo progetto:
  2. inviarmi una tua scheda di presentazione (simile a quelle che trovi nel blog) e, nel caso Tu diriga una scuola in counseling, la presentazione della stessa (sempre seguendo lo standard già pubblicato).
  3. fare una donazione di almeno 20 €, per contribuire ai costi di gestione dell’intero progetto.

Ti prego di considerare la cosa principalmente come un criterio di selezione, volto ad aggregare colleghi seriamente intenzionati a dare una mano allo sviluppo del progetto stesso e sufficientemente maturi da riconoscere l’importanza di “ripagare” (almeno simbolicamente) il lavoro e gli sforzi che hanno permesso l’avvio del blog PragmaCounseling e che ne permetteranno gli sviluppi.

  1. Cominciare a ragionare sul tipo di tuoi articoli (sui vari “temi” proposti nel blog, di divulgazione/sostegno della nostra idea di Counseling e/o di presentazione delle tue attività professionali) che potrebbero essere pubblicati nel blog.
  2. Inviarmi il materiale che dovessi avere già pronto

(TENENDO CONTO CHE POSSIAMO PUBBLICARE SOLO ARTICOLI NON GIA’PUBBLICATI SU ALTRI SITI INTERNET)

  1. Contattarmi direttamente al 3476984268, se Ti senti già pronto ad una partecipazione attiva.

Il Blog PragmaCounseling vuole essere uno strumento per affermare la visione del Counseling in cui più ci riconosciamo e meglio ci rappresenta, un Counseling fatto di sentimento e passione, i cui confini, invece d’essere segnati da regole e procedure amministrative, siano marcati dall’importanza assegnata ai suoi “saperi” pratici di:

  • accoglienza, ascolto, osservazione non giudicante, comunicazione non violenta fondata sul contatto empatico e compassionevole, sul confronto critico, onesto, autentico, sulla capacita di stare in relazione in modo presente ed attento.

Un Counseling caratterizzato dalle capacità, del counselor, di

  • gestione strategica di tali “saperi” pratici, finalizzata allo sviluppo di consapevolezza di chi al Counseling si rivolge, per meglio affrontare le difficoltà esistenziali che sta vivendo.

Spero che Tu senta il bisogno di esserci e partecipare all’impresa che, con questo blog, porteremo, insieme, avanti.

Un caro saluto.

Domenico Nigro Counselor.

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